CLAUDIO MARINI DEDICATA

curated by Italo Bergantini and Gianluca Marziani

April - May 2018

ROOMBERG ROMBERG'S Project Space - Latina (Italy)

Installation view, photo ©2018 Emanuela Sambucci

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ROMBERG Contemporary Art presents a new solo exhibition by CLAUDIO MARINI called "DEDICATA".A sequence of 7 paintings on canvas of 150x200 cm, and 10 of small dimensions, will occupy the space in the Latina gallery.

Claudio Marini / ... the story of these paintings began in 1994 when Gian Maria Volonté, for the 50th anniversary of the bombing of Velletri, wanted to stage a representation taken from a diary book kept by a priest (Italo Mario Laracca) who recounted the events of those days hour by hour. GMV asked me to take care of the "set design". So I painted some large sheets 12 meters high by 2.40, which were then lost. In 2014, 20 years after the death of Volonté, we wanted to remember him by re-proposing the show. I painted the new sheets with greater self confidence and energy (at least I think so). Last year I decided to extrapolate some of the details and this is the result ...

Gianluca Marziani / ... These works are your space of pure light, the reversal of a tragedy through the colours that defined the original evil. It is a red that puts blood back into the veins, a black that illuminates rather than obscures, a white that admits distances, a grey that defines without confusing ...Even your gestures flow in fluid lines, similar to the Japanese master who moves his katana sword through the air. I always felt you had something of the Eastern ascetic: the dynamic eyes, the alert hands, the low voice, the words spoken with parsimony, the cult of essential values, the alignment with the rhythms of Nature ... Volonté himself made me think of a Zen warrior who caressed the thunder and breathed towards the farthest stars ...

Excerpt from the text in the catalogue by Gianluca Marziani "Volonté ... Fraternité ... Égalité".

Michele Ainis / ... Probably Marini had also forgotten them, probably he found them without any intention of looking for them, as happens to everyone for the important things in life. And thank goodness, one should say. Because Marini has intervened again on those large sheets, dissecting them, choosing this or that detail to cut it into an independent and autonomous form; then adding a brush stroke, a stain of colour, a deletion. However, the original imprint of the old work remains, yet so different from the painting that it can be hosted on a medium-sized canvas: if you act on very large surfaces you have to use a roller, you have to brush them more than engrave them, and in the end the effect looks like a rough mantle that wraps you from head to toe. It is curious the way this effect is repeated, even strengthened, in the individual "fragments" of those sheets, in the works of which the Latina exhibition is intended. ...

Excerpt from the text in the catalogue by Michele Ainis "Michele Ainis for Claudio Marini - Dedicata".

IT_

La ROMBERG Arte Contemporanea presenta una nuova mostra personale di CLAUDIO MARINI intitolata “DEDICATA”. Una sequenza di 7 dipinti su tela di 150x200 cm, e 10 di piccole dimensioni, occuperanno lo spazio della galleria di Latina.

Claudio Marini / … la storia di questi quadri ha inizio nel 1994 quando Gian Maria Volontè, per il 50mo anniversario del bombardamento di Velletri, volle mettere in scena una rappresentazione tratta da un libro-diario tenuto da un prete (Italo Mario Laracca) che raccontava, ora per ora, gli eventi di quei giorni. GMV mi chiese di curare la "scenografia". Dipinsi, quindi, dei grandi teli alti 12 metri per 2,40, poi andati perduti. Nel 2014, a 20 anni dalla scomparsa di Volontè, abbiamo voluto ricordarlo riproponendo lo spettacolo. Ho dipinto i nuovi teli con maggiore sicurezza ed energia (almeno credo). Lo scorso anno ho deciso di estrapolarne alcuni particolari e questo è il risultato…

Gianluca Marziani / … Questi lavori sono il tuo spazio di luce pura, il ribaltamento di una tragedia attraverso i colori che definivano il male originario. E’ un rosso che rimette il sangue nelle vene, un nero che illumina anziché oscurare, un bianco che accoglie le distanze, un grigio che definisce senza confondere…

Anche i tuoi gesti scorrono per linee fluide, ormai somigli al maestro giapponese che muove nell’aria la sua spada katana. Ho sempre pensato che avessi qualcosa degli asceti orientali: gli occhi dinamici, le mani vigili, la voce bassa, le parole dette con parsimonia, il culto dei valori essenziali, l’allineamento ai ritmi della Natura… lo stesso Volonté mi faceva pensare ad un guerriero zen che carezzava il tuono e respirava verso le stelle più lontane…

Estratto dal testo in catalogo di Gianluca Marziani “Volonté… Fraternité… Égalité”.

Michele Ainis / … Probabilmente le aveva dimenticate anche Marini, probabilmente le ha ritrovate senza alcuna intenzione di cercarle, come succede a tutti per le cose importanti della vita. E meno male, verrebbe da dire. Perché Marini è intervenuto nuovamente su quei grandi teli, intanto sezionandoli, scegliendo questo o quel particolare per ritagliarlo in forma indipendente e autonoma; poi aggiungendovi una pennellata, una macchia di colore, una cancellatura. Tuttavia rimane l’impronta originaria del vecchio lavoro, così diverso dal dipinto che si lascia ospitare su una tela di medie dimensioni: se agisci su superfici molto estese devi usare un rullo, devi spazzolarle più che inciderle, e in ultimo l’effetto somiglia a un manto ruvido che t’avvolge dalla testa ai piedi. Curioso come tale effetto si ripeta, persino rafforzato, nei singoli «frammenti» di quei teli, nelle opere di cui s’intesse la mostra di Latina. …

Estratto dal testo in catalogo di Michele Ainis “Michele Ainis per Claudio Marini - Dedicata”. 

2014 | Tra le rovine di Velletri

Sceneggiatura / Screenplay by Angelica Ippolito e / and Gian Maria Volontè

Regia / Directed by Renato Carpentieri

Scenografia / Set design Claudio Marini

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