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Un linguaggio diverso è una diversa visione della vita.
(Federico Fellini)
Differentemente, un avverbio di qualità composto che indica un qualcosa che si svolge in maniera diversa. I due termini “differente” e “mente” si uniscono qui per dare vita alla mostra collettiva che inaugura la stagione estiva della galleria Romberg di Latina. Differente, per cui facilmente identificabile, ma allo stesso tempo affine come se l’essere diverso mettesse in risalto le reciproche relazioni. Un’evidenza fondamentale che lega i lavori di alcune menti al di là di un primo fugace sguardo, una visione bifronte, come le facce di una stessa medaglia - un’idea, un tema, un paragone.
Difficile rendere in poche parole la complessità di tutte queste relazioni.
Voi pubblico, cosa vi aspettate di trovare nello spazio della galleria?
E noi, cosa prevediamo di suggerirvi?
Torniamo al principio. Differentemente. Dodici artisti. Sei coppie.
Antonio Cervasio / Pierluigi Febbraio
Emilio Cafiero / Daniele Rocci
Toru Hamada / Claudio Marini
Matteo Negri / Giuseppe Ripa
Luca Piovaccari / Massimo Pulini
Serse / Marika Vicari.
Età, stili, ambiti e sensibilità differenti.
Sono i cinque sensi più uno. La vista ad analizzare, l’udito per la concentrazione, con il tatto a percepire l’energia dei materiali, con l’olfatto catturare l’odore e il gusto fornisce ulteriori segnali. E poi il sesto…
Apri la mente, quella che restituisce il “treno dei pensieri”, quella che genera la conversazione privata che avviene all’interno di ognuno di noi accompagnandoci per territori inesplorati.
Aperte le menti, quelle degli artisti chiamati in causa, che hanno prodotto delle visioni concrete da poter toccare, guardare e godere, e talmente uniche da potersi richiamare scambievolmente nello stile, nel concetto, nei colori, nelle forme.
Potremmo, infine, essere più specifici, potremmo definire questi accoppiamenti come dei magneti, idealmente come dei magneti che lievemente si attraggono o pacatamente si respingono, dei mondi che si muovono all’interno della stessa orbita, delle note di diversa tonalità nella medesima composizione, ma sempre delle costanti, in un dialogo di affine contrapposizione tra loro. Originali, ma analoghi, peculiari, ma difformi.
Nel complesso, l’esposizione - Differentemente - è un mosaico mai banale di riflessioni corali, un’analisi puntuale, visiva e concettuale delle molteplici declinazioni di differenti-menti.