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Romberg Contemporary Art inaugurates its new exhibition season with Euphorbia, a solo show by the artist Edoardo Bernardi, curated by Italo Bergantini and Gaia Conti. The exhibition, featuring an unpublished story by Sara Taffoni, opens on Sunday 13 October and marks the beginning of a new exhibition cycle. The project, entitled Stories told on a Sunday, includes seven exhibitions seven exhibitions, each pairing one artist with an unpublished story by a young writer.

Euphorbia marks the most recent chapter in Bernardi’s research on identity, this time venturing into the realms of nature and landscape. His works don't follow linear narratives, nor do they offer traditional perspectives. Natural elements – a flower, a plant, even an animal – are abstracted from their usual context and transformed into new visual geographies capable of redefining space. Visually synthetic works that evoke primal memories and awaken our inner child. Suspended between the familiar and the abstract, the subjects emerge from the paper like fragments of an imaginary landscape, free from the constraints of everyday perception.

The title itself, Euphorbia, prompts reflection on nature and its connection with the contemporary observer, often overwhelmed by an endless stream of images. Edoardo invites us to pause and look beyond the visible, towards a world of new stratifications. The result is a visual experience that encourages us to lose ourselves in an alternate universe, in which each element seems to defy immediate definition, offering new coordinates from which to observe and interpret the world.

An invitation to step away from the chaos of everyday life and to explore inner landscapes, where the shapes reveal a new visual awareness.

Gaia Conti

The project

STORIES TOLD ON A SUNDAY

A project in 7 chapters for the 2024-2025 season,

curated by Italo Bergantini and Gianluca Marziani, literary curator Rossana Carturan.

Words and images: two equidistant universes that use semantic methodologies in order to elaborate a personal and defensible creation of new worlds. The words describe, rewrite, manipulate and invent realities that, all of a sudden, are completed with our fusion into the imaginary landscape of the text; the images hypothesize, elaborate, build and invent infinite forms of the world, according to esoteric laws that do not ask for the counter-proof of truth but a constant communion with the wonder of the fantastic.

Writers and visual artists: two attitudinal polarities that reason with similar rules of creative engagement, both dispersed in the fillable whiteness of inner silence, within that void that awaits its costume of invention, its luminous story, its unravelling with lymphatic Platonic harmony within the profound meaning of things.

Sunday once again comes to occupy the space of the holiday story, of that moment when the community unhooks from the theme of their working hours and fills the white with the unleashing of the ideal flight. On one side the works that speak to the onlookers from their vertical status, stationary on walls that are stuccoed sheets of habitable format, actors and actresses on that static stage that is the gallery, a place for alchemists of the visual, a true album of ideas, exchanges, discoveries, relationships, trade and fantasies in unsupervised freedom. On the other hand the stories of the authors who accompany the artists, the undulating sentences that bring the methodologies back into the magic circle of sharing, of the dialogue between distances that have been bridged, of an embrace that becomes a universe.

Stories told on a Sunday are transformed into journeys of inner celebration…

Gianluca Marziani

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Romberg Arte Contemporanea inaugura la nuova stagione espositiva con Euphorbia, personale dell'artista Edoardo Bernardi, curata da Italo Bergantini e Gaia Conti. L’esposizione, accompagnata da un racconto inedito di Sara Taffoni, apre domenica 13 ottobre e dà il via a un nuovo ciclo espositivo. Il progetto, intitolato I Racconti della domenica, prevede sette mostre in cui sette artisti si affiancano ad altrettanti racconti inediti di giovani penne.

Euphorbia rappresenta il più recente capitolo della ricerca di Bernardi sull’identità, questa volta attraversando il territorio della natura e del paesaggio. Le sue opere non raccontano storie lineari né offrono prospettive tradizionali. Gli elementi naturali – un fiore, una pianta, persino un animale – vengono astratti dal loro contesto usuale e trasformati in nuove geografie visive capaci di ridefinire lo spazio. Opere visivamente sintetiche che evocano reminiscenze primitive e risvegliano il nostro io bambino. Soggetti, sospesi tra riconoscibile e astratto, emergono dal foglio come frammenti di un paesaggio immaginario, libero dalle regole della percezione quotidiana.

Il titolo stesso, Euphorbia, evoca una riflessione sulla natura e il suo rapporto con l’osservatore contemporaneo, spesso sommerso da un flusso ininterrotto di immagini. Edoardo ci invita a fermarci e a guardare oltre il visibile, verso un mondo di nuove stratificazioni. Il risultato è un’esperienza visiva che spinge a perdersi in un universo "altro", in cui ogni elemento sembra voler sfuggire alla sua definizione immediata offrendo nuove coordinate da cui osservare e interpretare il mondo.

Un invito a mettere in pausa il caos quotidiano e a esplorare paesaggi interiori, dove le forme raccontano una nuova consapevolezza visiva.

Gaia Conti

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Il progetto 

I RACCONTI DELLA DOMENICA

Progetto in 7 capitoli per la stagione 2024-2025 a cura di Italo Bergantini e Gianluca Marziani, curatrice letteraria Rossana Carturan.

Parole e immagini: due universi equidistanti che usano metodologie semantiche con cui elaborare una personale e difendibile creazione di nuovi mondi. Le parole descrivono, riscrivono, manipolano e inventano realtà che, d’improvviso, si completano con la nostra fusione nel paesaggio immaginario del testo; le immagini ipotizzano, elaborano, edificano e inventano forme infinite del mondo, secondo leggi esoteriche che non chiedono la controprova del vero ma una costante comunione con lo stupore del fantastico.

Scrittori e artisti visivi: due polarità attitudinali che ragionano con simili regole d’ingaggio creativo, entrambi dispersi nel bianco colmabile del silenzio interiore, dentro quel vuoto che aspetta il suo abito d’invenzione, la sua storia luminosa, il suo dipanarsi con linfatica armonia platonica nel senso profondo delle cose.

La domenica torna ad occupare lo spazio del racconto festivo, del frangente comunitario che sgancia le ore dal tema lavorativo e riempie il bianco con gli inneschi del volo ideale. Da una parte le opere che parlano agli astanti dal loro status verticale, ferme su muri che sono fogli stuccati di formato abitabile, attori e attrici su quel palcoscenico statico che è la galleria, luogo da alchimisti del visivo, vero album di idee, scambi, scoperte, relazioni, commercio e fantasie in libertà mai vigilata. Dall’altra parte i racconti degli autori che accompagnano gli artisti, le frasi ondose che riportano le metodologie nel cerchio magico della condivisione, del dialogo tra distanze colmate, di un abbraccio che diventa universo.

I racconti della domenica si trasformano nei viaggi della festa interiore…

Gianluca Marziani

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