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Nello spazio ROOMBERG, al piano terra del grattacielo Baccari, si inaugura la prima mostra della stagione espositiva 2011/2012.
La nuova stagione aprirà in contemporanea con lo spazio al 17° piano, proporrà una rassegna pensata e costruita per Roomberg project space che vuole tracciare un percorso omogeneo di ricerca sull’attuale 'stato dell’arte' della fotografiae dellavideoarte, incentrato soprattutto sul concetto di 'analisi' e di 'ricarica' (Reload - quindi una sorta di 'presa di coscienza') in relazione ad un pensiero digitale che condiziona sempre di più la vita contemporanea.
Obiettivo delle 5 mostre che si alterneranno è presentare lavori fotografici e video nei quali la presenza dell’elaborazione digitale risulterà essere a volte determinante, ma mai predominante, a volte soltanto pensata ma non attuata, ciò significa che la tecnica adottata da ciascun artista accoglie le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie senza esserne dominata, ottenendo risultati al confine tra il reale e l’immaginario, sino alla sensazione di non riuscire ad individuare la natura originaria dell’immagine stessa.
Gli artisti, 15 + 5, avranno quindi come base principale del loro lavoro la realtà, riformulata e reinterpretata in modo da ottenere nuovi ed inediti significati.
La prima mostra, dal titolo Naked City, presenta i lavori fotografici di Filippo Centenari, Carlo D’Orta, Massimiliano Foscati, e un video di Devis Venturelli.
Soggetto privilegiato è la città, osservata, indagata, raccontata, sezionata e restituita allo sguardo come spogliata di ogni copertura visiva che ne mascheri la sua reale identità vitale e formale.
La ricerca dei tre fotografi è incentrata soprattutto sul concetto di digitale, inteso sia come tecnica, sia come evoluzione visiva e mentale della contemporaneità.
Il pixel, come elemento base dell’immagine elettronica (Foscati), il codice binario, come struttura costitutiva del linguaggio digitale (Centenari), l’elaborazione delle immagini con software di fotoritocco (D’Orta), rappresentano la “materia” di lavoro su cui sviluppare il proprio discorso di analisi sull’attuale ricerca fotografica.
Il video di Devis Venturelli, dal titolo Superfici fonetiche, è un viaggio ludico all’interno della città, una ricognizione urbana in cui un agente atmosferico, il vento, fa da propulsore ad alcune lingue metalliche che si muovono liberamente per le strade emettendo deboli e delicati suoni.