Floproom marks the return of Pierluigi Febbraio to Romberg sixteen years after his last solo show in the Roman gallery space. In this new chapter of his research, Febbraio explores the relationship between the digital world and the image, questioning our relationship with our contemporary visual overabundance. His works, which are created with oil paint on canvas, start from photographs found online, which are then selected, printed and "rewritten" through painting.
The "failure room" - Floproom - represents a reflection on error, on confusion and crisis, taboo subjects in today's society but which for Pierluigi become spaces of transformation. Far from being a surrender, “failure” becomes an opportunity to question oneself, to explore new directions and reveal unexpected potential. It is through mistakes that subtle truths, often invisible ones, emerge into a reality where everything always wants to appear perfect and linear. In this context, the gallery space coincides with the artist's studio, a place in which to redefine language, where the unexpected and uncertainty are not obstacles to be avoided, but fundamental stimuli for creation.
Floproom pushes us to a shift in paradigm, to lose ourselves in order to find ourselves, to follow unexplored paths where words seem to be missing. Each canvas becomes a breath in the vortex of the visual chaos of our time, a moment of suspension that reveals the fragile complexity of the human being and their way of communicating. February does not limit himself to a story told through images, but installs a clearly visible luminous sign above our heads, inviting us to pause the noise of everyday life and to face our contradictions, transforming uncertainty into a new awareness.
IT
Romberg Arte Contemporanea presenta la seconda mostra della stagione espositiva con la personale dell'artista Pierluigi Febbraio. L’esposizione, accompagnata da un racconto inedito di Sara Alicandro, prosegue il progetto "I Racconti della domenica", che vede sette artisti affiancarsi a sette nuove voci della scrittura.
Floproom segna il ritorno di Pierluigi Febbraio alla Romberg dopo sedici anni dalla sua ultima personale nello spazio romano della galleria. In questo nuovo capitolo della sua ricerca, Febbraio esplora la relazione tra il mondo digitale e l’immagine, interrogandosi sul nostro rapporto con la sovrabbondanza visiva contemporanea. Le sue opere, realizzate con pittura a olio su tela, partono da fotografie trovate online, selezionate, stampate e "riscritte" attraverso la pittura.
La “stanza del fallimento” – Floproom – rappresenta una riflessione sull'errore, lo smarrimento e la crisi, argomenti tabù nella società attuale, che per Pierluigi diventano spazi di trasformazione. Lontano dall'essere una resa, “fallire” diviene occasione per interrogarsi, esplorare nuovi percorsi e rivelare potenzialità inaspettate. È attraverso l'errore che emergono verità sottili, spesso invisibili, in una realtà in cui tutto vuole apparire sempre perfetto e lineare. In questo contesto, lo spazio galleria coincide con lo studio dell’artista, un luogo in cui ridefinire il linguaggio, nel quale imprevisto e incertezza non sono ostacoli da evitare, ma stimoli fondamentali per la creazione.
Floproom ci spinge a un cambio di paradigma, a perderci per ritrovarsi, a seguire sentieri inesplorati là dove sembrano mancare le parole. Ogni tela diventa un respiro nel vortice del caos visivo del nostro tempo, un momento di sospensione che svela la fragile complessità dell'essere umano e del suo modo di comunicare. Febbraio non si limita a un racconto per immagini, ma installa un'insegna luminosa ben visibile sopra le nostre teste, invitandoci a mettere in pausa il rumore della quotidianità e a confrontarci con le nostre contraddizioni, trasformando l'incertezza in una nuova consapevolezza.