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È Stanze Americane. Le stagioni del colore a inaugurare la Hospitality Season di Romberg Arte Contemporanea, stagione a tema accoglienza a cura di Italo Bergantini e Gaia Conti.
Negli spazi della galleria una selezione di opere pittoriche di grande formato di tre artisti di respiro internazionale Italo Bressan (1950), Alessandro Savelli (1955), Franco Marrocco (1956).
L’esposizione trae il suo nome dai primi passi mossi in luoghi della costa est degli Stati Uniti e del culturalmente vicino Messico per poi svilupparsi come un felice alternarsi di visioni, tecniche e sensibilità.
A unire in dialogo le personalità di Bressan, Savelli e Marrocco è Luigi Rossi, fondatore della Fondazione Rossi, ente nato nel 2018 come naturale conseguenza di un impegno decennale nella promozione dell’arte e della cultura, oltre che recupero della memoria storica, nel territorio della provincia di Milano.
La mostra, curata nelle sue varie tappe da Flaminio Gualdoni, propone il fascinoso racconto di un tour che parte da lontano, di vocazione internazionale, che ha attraversato anche l’universo virtuale e ora approda, dopo un lungo cammino, a Latina.
Il primo capitolo della stagione dell’ospitalità viene quindi scritto a quattro mani con Fondazione Rossi, ente patrocinatore e realtà votata non solo alla promozione della formazione artistica/culturale, ma anche a dare impulso alla ricerca di nuovi linguaggi contemporanei.
Non potrebbe esserci modo migliore di dare l’avvio a una progettualità in divenire che guarda al futuro con una salda consapevolezza del passato.
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Rassegna HOSPITALITY SEASON a cura di Italo Bergantini e Gaia Conti
ospitalità s. f. [dal lat. hospitalitas -atis]. - 2. [il fatto stesso di accogliere, alloggiare qualcuno nella propria casa: offrire, accettare o.; chiedere o. a qualcuno] ≈ accoglienza, alloggio, (lett., ant.) ospizio, (lett.) ricetto.
Romberg Arte Contemporanea inaugura la nuova stagione espositiva con un racconto che evidenzia un elemento imprescindibile della nostra cultura, un concept unico che le consente di entrare in relazione con l’Altro e con gli Altri, che parla di Identità, Comunità, Accoglienza: l’Ospitalità.
Un valore universale? Sicuramente. Un valore che sta scomparendo? Probabilmente. L’arte diviene così chiave di volta che funge da bacino comune di scambi e rapporti reciproci.
Hospitality Season abbraccia ad ampio raggio il concetto come un ponte metaforico tra la sacralità dell’ospite e l’esperienza del viaggio.
Una relazione tra soggetti culturalmente differenti, una connessione tra “Alterità” inserite in un contesto locale e globale al contempo, una comunicazione tra ospite e ospitante.
In questo periodo storico attraversato da crisi e paura, approfondire e proporre uno sguardo teso alla comprensione di chi e ciò che ci circonda, aiuta a mettere in luce l’importanza dell’ospitalità in tutte le sue ambivalenze e contraddizioni.
L’accoglienza, discreta e garbata, dello “straniero” - nel senso più ampio del termine - del nuovo, dell’insolito, è orientata a galleristi, collezionisti, fondazioni, amici.
Storie, memorie e esperienze differenti “entrano” fisicamente nello spazio bianco della galleria creando una conversazione che si dipana in cinque mostre. Cinque dialoghi sulla contemporaneità legati dal proposito di essere matrice di un futuro nel quale il “sentirsi a casa” è una condizione esistenziale per ampliare la nostra visione del mondo.